V. 5 N. 1 (2023): Gennaio - Giugno 2023
Terapia integrata

Stare Insieme: Progetto gruppi abilità sociali

Pubblicato 25.05.2023

Parole chiave

  • Autismo,
  • abilità sociali,
  • tecniche integrate

Come citare

Perrone, L. V., Tornetta, C., Meloni, A., & Micozzi, C. (2023). Stare Insieme: Progetto gruppi abilità sociali. Phenomena Journal - Giornale Internazionale Di Psicopatologia, Neuroscienze E Psicoterapia, 5(1), 40–56. https://doi.org/10.32069/PJ.2021.2.189

Abstract

Il progetto nasce dal bisogno di ampliare le opportunità di esperienze sociali delle persone con autismo in età evolutiva. Il seguente articolo offre una visione d'intervento che va oltre la terapia abilitativa individuale, solitamente rivolta a tali soggetti, permettendo alla persona con disturbo dello spettro autistico di entrare in relazione con l’altro in un ambiente sicuro e vivere esperienze sociali che in autonomia faticherebbe a ricercare e gestire. La modalità d'intervento si fonda sul potenziamento e sullo sviluppo delle abilità sociali necessarie a instaurare relazioni positive e funzionali nella società, volte a migliorare la qualità della vita della persona autistica e della famiglia. Attraverso la partecipazione a gruppi strutturati, in base agli obiettivi specifici e alle competenze del singolo, si propone una sequenzialità di partecipazione che propedeuticamente accompagna la persona con autismo. Il progetto si fonda sull'integrazione di modelli e tecniche d'intervento, in particolare in riferimento alla Gestalt e alle tecniche Cognitivo Comportamentali. L’obiettivo ultimo di questo tipo di approccio integrato è quello di consegnare all’utente tutte le competenze tipiche della comunicazione, delle regole sociali e del comportamento tra pari. La carenza delle abilità sociali e la scarsa capacità di interagire con gli altri sono una caratteristica della sintomatologia dello spettro autistico, tanto da rientrare nei criteri diagnostici, questo non vuole dire che le persone autistiche non siano interessate a interagire con gli altri, considerando il problema nell’ottica di una mancanza di capacità, piuttosto che di motivazione, è possibile utilizzare le conoscenze cliniche che abbiamo ad oggi per migliorare le loro competenze sociali e ad integrarsi al meglio nella società.

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