La disregolazione percettiva nell’autismo e potenzialità terapeutica dell’intelligenza artificiale: Il contributo delle neuroscienze in una visione multidimensionale nella comprensione delle risposte emotive nella sindrome autistica

Pubblicato 03.09.2021
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Abstract
La complessità del quadro clinico caratterizzante i disturbi del neurosviluppo apre un campo di studio vasto ed eterogeneo in cui lo sviluppo senso-percettivo dei soggetti autistici rappresenta una delle aree di maggiore interesse clinico. La disregolazione senso-percettiva della patologia autistica condiziona in modo particolare l’espressione dell’intersoggettività nei DSA. Buona parte dei deficit neurocognitivi e comportamentali associati al disturbo autistico può essere, infatti, spiegata da un’alterazione nella regolazione senso-percettiva degli stimoli ambientali che di norma permettono la relazione dell’individuo con il suo ambiente, quindi il contatto con la realtà e con tutto ciò che lo circonda.
Gli sviluppi delle neuroscienze si configurano nell’intervento dell’autismo con una visione multidimensionale che valuta le numerose variabili che entrano in gioco in una risposta comportamentale. E’ opportuno, che i modelli di intervento lavorino su più livelli.
La complessità della patologia autistica chiede, pertanto, alla comunità scientifica una forte attenzione al trattamento e alla messa a punto di nuove terapie, modelli di intervento e strumenti clinici. A tale proposito, nel corso del presente lavoro sarà rappresentato quanto lo sviluppo nel campo dell’intelligenza artificiale possa essere risorsa preziosa per il trattamento dell’autismo.
Parole chiave: autismo, percezione, regolazione.